
Un esperimento volto a infettare i mozziconi con batteri che impediscono loro di trasmettere virus sembra aver contribuito a ridurre la diffusione del virus dengue mortale in Indonesia, hanno riportato i ricercatori.
I mozziconi modificati sono sopravvissuti per tre anni e i casi di dengue sono stati ridotti del 77% nelle aree in cui sono stati rilasciati, hanno riportato i ricercatori nel New England Journal of Medicine.
I mozziconi sono infettati da un batterio chiamato Wolbachia, il quale non solo interferisce con la capacità dei virus di vivere nel corpo degli insetti, ma controlla anche la riproduzione in modo che i mozziconi generino solo prole infettata da Wolbachia. Il risultato è una popolazione in crescita di insetti che non trasmettono virus come dengue, febbre gialla e Zika.
Questo studio ha coinvolto più di 8.000 persone, circa metà delle quali viveva in aree in cui i mozziconi Aedes aegypti modificati erano stati liberati e si stavano riproducendo.
La febbre dengue è stata diagnosticata nel 9,4% di coloro che vivevano in aree con mozziconi non modificati e nel 2,3% delle persone che vivevano in aree dove erano stati rilasciati i mozziconi modificati. “L’efficacia protettiva dell’intervento è stata del 77,1%,” hanno scritto i ricercatori.
“Ci sono stati molto pochi trial randomizzati di interventi contro il mozzicone dengue,” ha detto in una dichiarazione la Dr.ssa Katie Anders del World Mosquito Program, che ha aiutato a sponsorizzare il trial.
“Questi risultati del trial di Yogyakarta dimostrano in modo conclusivo che Wolbachia funziona per ridurre l’incidenza di dengue e i ricoveri ospedalieri per dengue,” ha aggiunto.
I mozziconi sono stati testati anche alle Florida Keys e in Australia.
Fino a 400 milioni di persone si infettano con il dengue ogni anno, secondo i Centers for Disease Control and Prevention statunitensi. Il virus, che ha quattro ceppi, malattia 100 milioni di persone all’anno e ne uccide 22.000 ogni anno.
“L’Indonesia ha più di 7 milioni di casi di dengue ogni anno,” ha detto Adi Utarini dell’Università di Gadjah Mada, che ha lavorato a questo studio. “Crediamo che ci sia un possibile futuro in cui i residenti delle città indonesiane possano vivere liberi dal dengue.”





