I ricercatori suggeriscono che il microbioma intestinale modula l’età delle persone.

Ricercatori cinesi hanno proposto che il microbioma intestinale sia un fattore importante nella determinazione dell’età del corpo umano, secondo un recente articolo di ricerca pubblicato nella rivista Nature Medicine. I ricercatori hanno anche rivelato il potenziale impatto del microbioma intestinale sulla regolazione del metabolismo e dell’invecchiamento.
L’articolo ha sottolineato che comprendere profondamente le associazioni tra il microbioma intestinale, il metabolismo e l’invecchiamento è cruciale per la personalizzazione delle interventi volti a promuovere una lunga vita in salute.
I ricercatori dell’Ospedale Ruijin affiliato alla Scuola di Medicina dell’Università Jiao Tong di Shanghai e del BGI Research hanno condotto uno studio su 10.207 individui di età compresa tra 40 e 93 anni. Utilizzando 21 parametri metabolici, hanno categorizzato questi individui in cinque cluster, definiti cluster di multimorbidità metabolica. Questi cluster rappresentano diversi sottotipi metabolici.
Attraverso un’analisi approfondita dei dati metagenomici fecali di 4.491 individui selezionati casualmente, i ricercatori hanno trovato che la composizione microbica intestinale era associata sia ai cluster di multimorbidità metabolica che all’età.
Tra gli individui di età pari o superiore a 60 anni, l’aumento del rischio di malattie cardiovascolari associato ai cluster “misti legati all’obesità” o ai cluster “iper glicemia” è stato esacerbato negli individui con alta età microbica intestinale, ma diminuito negli individui con bassa età microbica intestinale, indipendentemente da fattori come età, sesso, stile di vita e dieta.
Questo modello, in cui una età microbica intestinale più giovane sembra contrastare il rischio di malattie cardiovascolari attribuibile alla disfunzione metabolica, implica un ruolo modulante dell’età microbica intestinale nella salute cardiovascolare per le persone anziane metabolicamente non sane.
Questi risultati suggeriscono che l’età microbica intestinale come biomarcatore potrebbe essere un promettente predittore del rischio di malattie cardiovascolari.





